# UN’ITALIANA A PARIGI
La settimana della moda Parigina, è adesso .. le sfilate dei grandi marchi sono già quasi tutte avvenute, tutte bellissime aggiungerei, cosa può aver a che fare la moda con l’architettura ?
Il mio studio e la mia laurea in progettazione e allestimento e museografia mi permettono di vedere forme architettoniche anche in un allestimento che nasce e muore in un giorno per una singola sfilata, le forme i colori “Il progetto” non deve durare per sempre per essere architettonico. A tal proposito sono rimasta sbalordita e entusiasta dallo spazio realizzato e dal suo concept, per la sfilata di DIOR, le anteprime già mi avevano incuriosito tantissimo e quando siamo arrivati all’evento mi sono sentita in un mondo fatato. L’art Director Maria Grazia Chiuri ,italiana doc, ora alla maison francese dal 2016 , sta collezionato abiti e allestimenti da sogno .. e secondo me il suo lavoro e esattamente un’unione perfetta tra la favola, il sogno femminile e il gioco, non sminuendo minimamente il fascino e il valore di ciò che rappresenta.
Il circo .. il concetto di ciò che è provocatore e magico , anime che fluttuano in aria e giocolieri che ti fanno sentire leggera, i nani la donna cannone , le luci e gli odori dello zucchero filato e noccioline. Quando arrivi davanti alla tenda del circo sei sempre un po’ emozionata , vedi questo tendone sorretto da pali e funi apparentemente precario, perché oggi c’è domani è altrove e non sai mai cosa aspettarti.
Questa è stata la sensazione che ho avuto quando ho visto(ovviamente on line) la tenda per la sfilata di Dior e una volta dentro (sempre virtualmente)è stata pura bellezza, le sedute in velluto di ogni colore con forma semicircolare per seguire armoniosamente la rotondità della struttura, i pilastri completamente foderati in velluto come le sedute, la moquette a rombi, anch’essa con gli stessi colori, tutto in un’armonia da farti sentire quasi bambino per un attimo, insomma una poesia tradotta in arredo, le luci???? filari di luci piccolissime che seguivano l’andamento della tenda riproducendone perfettamente le punte e le anse, facendo vedere bene la forma di ciò che era sopra le teste degli spettatori .
Credo che, primo per il senso di italianità che abbiamo “#MariaGraziaChiuri” e secondo per la bellezza di questo allestimento , ne valeva veramente la pena parlane , senza entrare nel merito della performance e degli abiti, che dal mio modesto parere sono SUPER …..